Le già precarie condizioni di vita e di salute dei malati di Ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici o Electromagnetic Hypersensitivity (EHS) e Sensibilità Chimica Multipla o Multiple Chemical Sensitivity (MCS), due gravi malattie ambientali altamente invalidanti causate rispettivamente dall’esposizione all’Elettrosmog soprattutto in Alta Frequenza a Radiofrequenza/Microonde (tecnologia Wireless) e alle Sostanze Chimiche, rischiano di aggravarsi ulteriormente a causa del crescente inquinamento ambientale cui contribuiscono in maniera sempre più massiccia i livelli di Elettrosmog in rapida ascesa.
Il processo di sempre più capillare digitalizzazione, che obbliga tutti indistintamente ad utilizzare la tecnologia Wireless e ad essere esposti alle emissioni a Radiofrequenza/Microonde, li sta consensualmente marginalizzando e danneggiando. I più colpiti sono i malati di EHS, primariamente ipersensibili ai Campi Elettromagnetici (CEM), ma anche i malati di Sensibilità Chimica Multipla possono andare incontro ad uno scadimento importante dello stato di salute a causa del forte stress ossidativo indotto dai CEM.
I malati più gravi devono vivere in una pressoché totale prigionia, costretti a non lavorare. Questo li priva di una fonte di sostentamento, essendo le due malattie ambientali non riconosciute in Italia per cui i malati non hanno alcuna forma di aiuto o tutela. Sono danneggiati da emissioni imposte loro da terzi, impossibilitati a ripararsi in modo adeguato perché i presidi schermanti dai CEM e le bonifiche ambientali dalle Sostanze Chimiche hanno costi esorbitanti, che nemmeno un lavoratore medio potrebbe sostenere.
I più giovani sono costretti a rinunciare allo studio e a creare una famiglia propria.
Non hanno accesso alle cure mediche di base e in emergenza in quanto le strutture sanitarie sono ambienti saturi di CEM e Sostanze Chimiche, e la classe medica non è aggiornata sulla esistenza di questo problema sanitario in aumento nella popolazione.
Rischiano di restare senza servizi essenziali (corrente elettrica, gas, acqua e collegamento ad internet) a causa dei cambiamenti che stanno venendo apportati alle reti di trasmissione dei dati in termini di utilizzo di contatori Wireless (smart meter) e fibra ottica costituita da reti ibride che utilizzano anche il Wireless. Le emissioni dei contatori Wireless, il cui uso è imposto per legge, passano attraverso i presidi schermanti dei malati e alcuni di essi hanno già dovuto rinunciare alla fornitura del gas perché non hanno avuto alternativa alla installazione di un contatore Wireless, incompatibile con la malattia; inoltre subiscono gli effetti delle emissioni provenienti dai contatori installati nelle vicinanze. La connessione ADSL sta venendo progressivamente dismessa in favore della succitata fibra ottica fornita attraverso reti ibride che utilizzano anche connessioni di tipo Wireless; questo tipo di reti presto saranno l’unico sistema di collegamento ad internet disponibile e sono assolutamente incompatibili con la malattia, costituendo un danno anche se utilizzate da terzi che risiedono in prossimità del malato; così questi malati perderanno l’unica possibilità di contatto con l’esterno e saranno di fatto definitivamente isolati dal resto del mondo.
I dispositivi di geolocalizzazione il cui uso è sempre più diffuso, stanno aumentando il livello di Elettrosmog di fondo. Lo stesso vale per l’uso sempre più cospicuo delle App nel quotidiano, a cominciare dall’App Immuni il cui uso viene promosso per combattere l’epidemia di Covid-19 a prezzo di una esposizione continua a Radiofrequenze/Microonde. Questo non significa che le persone non debbano usare App e dispositivi Wireless vari (Wi-Fi, cellulari, ecc.) o avere in casa uno smart meter, ma questo non può andare a detrimento dei malati di malattie ambientali, che ne ricevono un danno enorme. Da qui la necessità di aiutarli a schermarsi adeguatamente (la maggior parte di loro non ne ha le possibilità economiche) dato che queste emissioni prodotte da terzi invadono il loro ambiente di vita.
Come se quanto descritto non fosse già abbastanza, si trovano ad affrontare un’altra minaccia alla loro sopravvivenza: il 5G.
I 700 MHz che verranno utilizzati dalla rete di quinta generazione sono ampiamente in grado di attraversare i loro presidi schermanti (schermature ambientali e indumenti schermanti spesso vecchi e lisi per la difficoltà economica di sostituirli con altri nuovi e performanti).
I malati già adesso non sono adeguatamente riparati e stanno andando incontro ad uno scadimento importante delle condizioni di vita e di salute, quindi l’aggiunta di ulteriore inquinamento elettromagnetico come il 5G comporterà un ulteriore aggravamento delle loro condizioni di vita e di salute.
Sono dotati di analisi e di relazioni mediche prodotte da specialisti in varie discipline (medicina ambientale, immunologia, medicina interna, dermatologia, gastroenterologia, ecc.) che, sebbene le malattie non siano riconosciute in Italia, hanno verificato il reale stato di compromissione fisica di questi soggetti e lo hanno certificato.
Tutta questa documentazione sta venendo ignorata così come le numerose richieste di aiuto dei malati, che stanno rimanendo inascoltate.
Ammettere l’esistenza della malattia costringerebbe a riconsiderare le attuali manovre economiche e politiche che spingono ad una diffusione ubiquitaria dell’uso del Wireless alimentando un business miliardario, inoltre graverebbe in termini economici perché i costi di gestione delle malattie, attualmente interamente a carico delle famiglie, sono enormi.
Ma quanto sta accadendo non può più essere tollerato, perché le drammatiche condizioni di vita di questi malati stanno mettendo a rischio la loro sopravvivenza e stanno violando quanto sancito dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dalla Costituzione italiana.
E’ dunque necessario intervenire rapidamente, almeno nei confronti dei soggetti affetti dalle forme più gravi.
Di tutto questo se ne parlerà durante un incontro dal titolo “Malattie Ambientali e 5G: un’Emergenza Sanitaria e Sociale che non può più essere ignorata”, frutto di una iniziativa congiunta dell’Associazione Obiettivo Sensibile OdV ed del giornalista e scrittore Maurizio Martucci, portavoce dell’Alleanza Italiana Stop 5G. L’incontro si terrà sulla piattaforma Zoom venerdì 13 novembre 2020, alle ore 20:45. E’ aperto al pubblico, l’entrata è gratuita, non è richiesta alcuna registrazione, ed è possibile interagire ponendo domande ai Relatori.
Farà seguito uno spazio dedicato alle testimonianze dei malati.
Relatori della serata saranno Maurizio Martucci, giornalista e scrittore, portavoce dell’Alleanza Italiana Stop 5G; il Sen. Andrea de Bertoldi di Trento, parlamentare della Repubblica; l’Ing. Andrea Maschio, capogruppo di Onda Civica Trentino e membro del Consiglio Comunale di Trento; la Dott.ssa Justina Claudatus, specialista in Medicina Ambientale Clinica; l’Ing. Azul Fernandez Indulsky, ingegnere elettrico ed energie sostenibili (Australian Bachelor) – geobiologa e auditor Campi Elettromagnetici.
I posti sono limitati ed è consigliabile collegarsi alcuni minuti prima per acquisire la priorità. Per l’utilizzo della piattaforma Zoom è necessaria l’installazione di un programma nella forma di un file eseguibile (.exe).
Avete due opzioni:
1) effettuare con largo anticipo una pre-installazione attraverso un download manuale cliccando qui – scelta consigliata perché vi dà il tempo di risolvere eventuali problemi tecnici che potreste riscontrare;
2) effettuare l’installazione al momento dell’accesso alla stanza della riunione – in questo caso, cliccando sul link di accesso alla riunione indicato qui sotto, si scaricherà automaticamente il file eseguibile (.exe) dello Zoom Opener e potrete avviare la riunione dopo averlo eseguito.
Per accedere alla riunione cliccare qui.
Per qualsiasi domanda o dubbio potete scriverci all’indirizzo info@obiettivosensibile.org oppure inviarci un messaggio su Facebook.
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